2 dicembre 2007

Autocritica


Ci sono dei periodi nella mia vita in cui mi sento trascurata.

Mi rendo conto benissimo che non è colpa degli altri, ma mia; sono infatti
io a non percepire la presenza e le azioni degli altri nel modo giusto, e come una bambina capricciosa riverso sugli altri la colpa del mio sentirmi sola. Ma so benissimo che non è così, io apprezzo tutti quelli che mi stanno accanto; ma commetto il tragico errore di farli invece sentire in colpa. Mi chiudo. Mi allontano. Mi creo da sola ciò che poi rinfaccio. E chi sta con me ne subisce tutte le conseguenze.

Ogni tanto bisogna fermarsi, immobili, e riflettere su ciò che si prova, si pensa, si fa.
E ci sono volte, come questa, in cui dalla mia riflessione escono cose che mi fa male accettare. Non è piacevole rendersi conto si sottostare a meccanismi così infimi. Ma accorgendomene posso fermare il meccanismo, non esserene succube. Riprendere il controllo.


E ringraziare chi nonostante tutto questo, le accuse ingiuste, il dolore causato, è rimasto vicino a me dandomi tutto l'amore possibile. Se poi non mi arrivava, è colpa mia.






2 commenti:

Franz ha detto...

Può sembrare sciocco o banale ma... capisco.

Sha ha detto...

E in maniera altrettanto sciocca, la cosa fa piacere.