30 gennaio 2008

Devo ricordarmelo.

Da qualche parte nel suo sonno, era comparsa, non ben distintamente, Anita.

La sua amica… non avrebbe mai sospettato che le sarebbe mancata così.. Non che avesse mai dubitato della loro amicizia, ma nelle viscere di quel sentimento v’era un qualcosa di oscuro che la sminuiva. Avevano sempre parlato di tutto, e mai di loro stesse; ma forse era proprio quest’implicito tabù a legarle.
La sentiva molto vicina, e non poteva fare a meno di chiedersi se anche lei le mancava, se Anita s’interrogava mai sulla “sua” Sofia. Non le avrebbe chiesto qualcosa di simile per nulla al mondo… eppure mai come adesso avrebbe avuto bisogno di qualcuno che le dimostrasse un po’ di sincero bene.

Non era certo Anita il tipo da teatrali dimostrazioni d’affetto; dovevi accorgertene da sola, dovevi capire che ti riteneva importante dal fatto che ti cercava, che ti parlava di cose importanti. Dovevi capire che pian piano ti stava facendo entrare nel suo mondo; dovevi saper apprezzare che lei, testarda esponente del suo proprio universo, ti stava accettando: come se ti facesse entrare a far parte di lei.

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