Questa non mi era ancora mai capitata.
Un improbabile individuo si aggirava per la stazione con in mano una piastra per capelli. Si è avvicinato alla panchina dove ero con la mia amica, agitando la piastra e chiedendoci se la volessimo.
Io boh. Prima alla stazione di sera c'erano solo quei cari vecchi drogati di una volta...
Il punto è che se ogni scemo ha il suo villaggio, perchè nel mio paese c'è questa concentrazione di matti da far invidia alle selezioni del grande fratello?
Sul serio, la casistica è impressionante.
C'è quello che da 40 anni va in giro tutto il giorno parlando da solo. Conversazioni complicatissime col suo alter ego immaginario, col quale non va troppo d'accordo, visto che di solito è intento a litigarci. Dev'essere dura avere un alterego cagacazzi.
Poi c'è il tizio che, a sentir le voci di paese, è un ex genio della matematica impazzito per la troppa intelligenza. Compra ogni Giovedì la Settimana Enigmistica e la finisce tutta in un'ora.
Uno dei migliori è quello detto Er Calamita. Costui porta sempre con se tutti i suoi averi, indossa i vestti uno sopra l'altro, e ha le tasche pienissime, persino d'acqua. Un'altra interessante peculiarità è il fatto che sia convinto di trarre energia vitale imponedno le mani su un lampione e su una macchina appena spenta. E guai a urtarlo mentre camminate, perchè si arrabbia da morire: toccandolo gli togliete l'energia vitale.
Non so che fine abbia fatto Jessica, uno dei tanti nomi affibiati al travestito misogino del paese. Il pover'uomo, dagli evidenti squilibri mentali, usciva vestito da donna d'altri tempi, con camicie di pizzo e parrucche, apostrofando ogni donna che incontrasse per strada con un cattivissimo "puttana".
Per non parlare di Alex, l'africano alcolizzato che dice a chiunque incontri due sole parole: "Alex Africa", e di tutta una serie di personaggi, ehm, folcloristici, grazie ai quai potrei continuare ancora a lungo... ma mi fermo qui che è meglio.
Un improbabile individuo si aggirava per la stazione con in mano una piastra per capelli. Si è avvicinato alla panchina dove ero con la mia amica, agitando la piastra e chiedendoci se la volessimo.
Io boh. Prima alla stazione di sera c'erano solo quei cari vecchi drogati di una volta...
Il punto è che se ogni scemo ha il suo villaggio, perchè nel mio paese c'è questa concentrazione di matti da far invidia alle selezioni del grande fratello?
Sul serio, la casistica è impressionante.
C'è quello che da 40 anni va in giro tutto il giorno parlando da solo. Conversazioni complicatissime col suo alter ego immaginario, col quale non va troppo d'accordo, visto che di solito è intento a litigarci. Dev'essere dura avere un alterego cagacazzi.
Poi c'è il tizio che, a sentir le voci di paese, è un ex genio della matematica impazzito per la troppa intelligenza. Compra ogni Giovedì la Settimana Enigmistica e la finisce tutta in un'ora.
Uno dei migliori è quello detto Er Calamita. Costui porta sempre con se tutti i suoi averi, indossa i vestti uno sopra l'altro, e ha le tasche pienissime, persino d'acqua. Un'altra interessante peculiarità è il fatto che sia convinto di trarre energia vitale imponedno le mani su un lampione e su una macchina appena spenta. E guai a urtarlo mentre camminate, perchè si arrabbia da morire: toccandolo gli togliete l'energia vitale.
Non so che fine abbia fatto Jessica, uno dei tanti nomi affibiati al travestito misogino del paese. Il pover'uomo, dagli evidenti squilibri mentali, usciva vestito da donna d'altri tempi, con camicie di pizzo e parrucche, apostrofando ogni donna che incontrasse per strada con un cattivissimo "puttana".
Per non parlare di Alex, l'africano alcolizzato che dice a chiunque incontri due sole parole: "Alex Africa", e di tutta una serie di personaggi, ehm, folcloristici, grazie ai quai potrei continuare ancora a lungo... ma mi fermo qui che è meglio.



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