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PresaBlu.

7 novembre 2008

Se sapessi dove andare ci andrei.

Oggi, con un tempismo irreprensibile, mentre mio nonno moriva dopo anni di semivegetalismo incosciente, succedeva anche questo:


Il giudice tutelare del tribunale di Modena, Guido Stanzani, ha depositato ieri il decreto con il quale ha accolto la richiesta di un uomo che, ancora in ottime condizioni di salute, chiedeva, in caso di malattia invalidante, di nominare la moglie “proprio amministratore di sostegno”, vale a dire “garante delle sue volontà di fine vita”.
In sostanza il giudice gli ha concesso “in caso di malattia terminale o irreversibile”, di “non essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico”. La sentenza del giudice Stanzani, la prima in Italia di questo tipo, apre la strada al “testamento biologico”.





Forse non lo sapete che con i papaveri si fanno dei timbri sulla pelle, bellissimi.


Posted by Presablu in: diario, Fotografie, Informazione, testamento biologico, ultime volontà

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  • dirichlet: Io non ho sentito nulla...dormivo sul pavimento e molt...
  • Lario3: Ah-ah-ah... fantastico. Grazie mille per il bel commento, CIAO!!! :-D
  • PresaBlu: Si, credo che tu abbia ragione.
  • Dirichlet: Sarai sempre e comunque rintracciabile in Rete, da chiunque ...
  • stellavale: Non tollero chi chiama presto la mattina!
  • PresaBlu: Già... figurati a me che ce li ho in casa!

=)

PresoBlu.

Ma quanta arroganza si spreca,
per quali mediocri orizzonti
il senso di vaga impotenza,

di un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in giorni di pioggia.

Con quali blindate paure
confonde l' amaro tra i denti,
l'insipido blu polizia,
di un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in giorni di pioggia.

ma sai dirmi dove sei,
se ti chiedo dove sei,
ti nascondi dove sei.

Il vuoto delle tue certezze tra le tue pareti che ora
inchiodano il silenzio tra noi due
disordine interiore
ma ordine nel paese
prigioni tribunali cellulari oa
forse chiese,
paura della morte, paura della vita

paura che la vita sfuggendo tra le dita,
paura che diversa sarebbe anche possibile,
paura del diverso paura del possibile.

In quali silenzi riecheggia
la rabbia delle tue certezze,
perché non ci provi ad arrenderti
a un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in anni di pioggia

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