25 gennaio 2007

Beep...

Off. Oggi mi hanno spento. Mi sto forzando a scrivere, me lo impongo teraupeticamente, affinchè l'aria ricominci il suo circolo nella mia testa, stanca e stantìa. Preoccupata per gli altri, visto che di mio starei bene, decisamente: situazione stabile a casa, meravigliosa con Fabrizio; l'università invece la sto trascurando, non ho voglia di studiare questi giorni, purtroppo, e sono esattamente quelli in cui dovrei proprio farlo. Ma la testa è altrove , scrivo una parola ogni tanto, le frasi si sconnettono, preoccupata per gli altri, circondata di tristezza non mia, sola nella mia serenità, quasi fosse una colpa. Potrei cominciare a pensarlo veramente: abbandonata perchè troppo felice rispetto agli altri, che fine sarebbe? Apparte le considerazioni di logica che qui inizierei a lanciare a manciate nel mare, insomma. Cosa? Mi sto perdendo, mi sto incastrando, mi sto incartando. Quello che pensa la mia mente appena ricomincia a pensare è triste, ma quello che penso quando non pensa la mia mente è utile, Sofia mi direbbe adesso che nella vita non si sta lì sempre, fermi, ad aspettare che giunga qualcos'altro, ma si vive quello che c'è, soprattutto se quello che c'è è momentaneamente tranquillo e buono; lo so già, lo sanno tutti, pochi lo fanno ma tutti lo sanno. Mi sà tanto che domani cancellerò buoni tre quarti del post... ma la censura deve giustamente arrivare l'alba seguente, a stomaco pieno. E i volti sembrano teschi di cera... Giuro che mi riprendo, anzi, mi riprenderò programmaticamente:

[Messaggio per me stessa] guai a te se scrivi qui sopra prima di essere andata in biblioteca a studiare.

Nessun commento: