14 gennaio 2007

Aristide, uomo giusto.

...La verità è che a quei tempi erano pochissimi a saper leggere e scrivere: Plutarco racconta di un ateniese che, essendo analfabeta, per incidere il nome di Aristide sugli òstraka si rivolse proprio a lui.
Alla domanda di Aristide se conoscesse l'uomo che voleva mandare in esilio, il cittadino rispose che non lo conosceva, ma che non ne poteva più di sentir dire da tutti che era un uomo giusto;
al che Aristide scrisse il proprio nome nelle liste e non disse più nulla.





[ Storia della filosofia greca - da Socrate in poi]

Nessun commento: