12 maggio 2008

Innocenza

Una volta io non avevo paure
Neanche una
E allora quando me ne sono venute

Con mia sorpresa

Ho cominciato a piacermi in entrambi i modi
Impaurita o caraggiosa
Senza di loro

Il brivido della paura
Pensavo che non lo avrei mai ammesso
Il brivido della paura
Ora me lo godo apertamente
Con coraggio


Quando una volta ero intoccabile
L'innocenza ruggiva
Ancora mi stupisce

Quando una volta ero innocente
E' ancora qui

Ma in posti diversi

La nevrosi si attacca solo su un terreno fertile
Dove puo' prosperare


Il brivido della paura

Pensavo che non l'avrei mai ammesso

Il brivido della paura

Ora me lo godo apertamente
Con coraggio


Quando una volta ero
senza paure
L'innocenza ruggiva
Ancora mi stupisce


Intoccabile
Innocenza
E' ancora qui

Ma in posti diversi

La paura
E' una droga potente

Dominala e
pensarerai di poter fare qualsiasi cosa

Dovrei p
reservare me stessa per dopo
O darmi generosamente?

La paura di perdere energia si sta esaurendo
Mette al sicuro il tuo petto
Ferma il tuo cuore
avaro e spilorcio
Apriamoci:
condividiamo!

Quando una volta ero
senza paure
L'innocenza ruggiva

Ancora mi stupisce

Intoccabile
Innocenza
E' ancora qui

Ma in posti diversi




Queste parole, oltre ad essere la traduzione del testo di Innocence di Bjork, sono esattamente ciò che vorrei saper dire io.
Vorrei scrivere delle mie paure. Delle paure che credevo di non avere, pensando di essere forte, quando, invece, mi sono improvvisamente scoperta debole. E della consapevolezza che forse sono davvero forte solamente da quando queste bastarde sono venute a galla, perchè è più coraggioso affrontarle e viverle, piuttosto che nasconderle, più o meno cosciamente.
Vorrei, ma non lo faccio. E qui mi blocco e non so più che dire. Ho cancellato almeno quattro frasi in cui rispondevo alla domanda "perchè non lo fai?". Ogni frase conteneva una risposta diversa, quindi preferisco tacere piuttosto che dire cazzate.
Questa è una prova. E' ammettere che esiste questa cosa, è vedere cosa succede dopo averlo scritto. Le parole danno forma ai pensieri. Direi che questo sarebbe un dodecaedro irregolare, a occhio. Ma va bene lo stesso, è pur sempre un'entità più evoluta di quella massa informe che ho dentro a volte.
Mmm, basta, che tanto non mi seguo più.


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